Arriva la risposta del deputato del Movimento 5 Stelle Paolo Parentela, protagonista della visita al centro comunale di raccolta lo scorso sabato mattina.
Il Sindaco di Polistena aveva definito un "flop" la venuta di Parentela a Polistena affermando: "l’onorevole grillino ha cercato di fare lo scoop" e sostenendo che sarebbe stato "istituzionalmente corretto" essere accompagnato dal Sindaco.
Il deputato grillino replica alle accuse mosse da Tripodi e ricostruisce la vicenda partendo dal 4 aprile 2017. In quella data fu proprio Parentela a chiedere a Tripodi "l'accesso ai documenti amministrativi riguardanti
la conformità dell’isola ecologica comunale, per alcune istanze sollevate da diversi cittadini in merito
alla conformità dell’impianto".
La risposta arrivò il giorno seguente, alla quale Parentela si riferisce sostenendo che "il Sindaco di Polistena ha risposto in merito alla presunta irregolarità del sito,
affermando senza allegare la documentazione richiesta, che il sito è conforme ai requisiti di legge in
quanto la struttura non è mai stata chiusa o sequestrata, dichiarando inoltre che tutte le attrezzature
specifiche per la raccolta dei rifiuti sono regolari."
SEQUESTRO SI O SEQUESTRO NO? - Parentela però, citando le parole del Capo Ripartizione Marcone, comunica che "in passato l’impianto, in alcune sue parti, è stato oggetto di sequestro", smentendo in questo modo quanto sostenuto più volte dal Sindaco Tripodi.
TRIPODI NON HA RISPOSTO ALL'INVITO - "Alla risposta, il Sindaco mi ha allegato solo la documentazione riguardante una vecchia delibera sul
nuovo progetto dell’isola ecologica" lamenta Parentela il quale precisa che in realtà fu proprio lui a proporre a Tripodi un sopralluogo congiunto presso il centro di raccolta, senza però ricevere risposta da quest'ultimo.
Il 26 maggio, racconta il deputato grillino, "in mancanza di risposta del Sindaco, mi sono recato a Polistena avvisando un
giorno prima gli attivisti del locale Meetup" vedendosi però ricevere un "secco diniego" da parte del comandante Marcone circa la possibilità di visitare la struttura.
"Da quello che ho avuto modo di osservare dal di
fuori, la struttura odierna non mi sembra che rispetti a pieno i criteri previsti dal decreto ministeriale
dell’8 aprile 2008."
ORGANICO - "Abbiamo constatato che l'organico verrebbe trattenuto solitamente nei cassoni per addirittura
4 giorni anziché 72 ore come è previsto dalla legge. Forse gli odori nauseabondi denunciati dai
cittadini in diverse occasioni sono causati da questo aspetto".
Parentela si chiede il perchè del bando per i lavori di ammodernamento del sito "se la
struttura non presenta criticità come ha dichiarato più volte dal Sindaco Tripodi".
ECO-CARD - "Assicuriamo ai cittadini che, fin quando l’isola
ecologica sarà in queste condizioni, questa si potrà benissimo chiudere in un cassetto, dato che essa
non sarà affatto funzionale alla presente struttura". Non boccia però l'idea sostenendo che sarà uno strumento importante per
migliorare la tracciabilità dei rifiuti ed evitare che nell'impianto conferiscano cittadini di altre città.
PROPOSTE IN PARLAMENTO - "Nonostante siamo all'opposizione" - rivendica Parentela - "abbiamo proposto diverse proposte di legge per migliorare la gestione dei RSU e alcune di queste sono
state approvate. Il nostro intento era quello di discuterne insieme al Sindaco per offrire il nostro
contributo costruttivo".
PIANO REGIONALE "NON CONDIVISIBILE" - Sposando anch'esso le critiche mosse da Tripodi, Parentela afferma "non è semplice
attuare una raccolta differenziata perfetta in una Regione che presenta un piano rifiuti non
condivisibile e in netto ritardo".
"Rassicuro quindi il Sindaco Tripodi," - conclude - "vogliamo semplicemente dare il
nostro contributo alla risoluzione di un problema lamentato dalla cittadinanza per il bene comune,
non certo vedere i rifiuti per strada come lui stesso ha affermato".