
Oggi sulla questione interviene anche il Sindaco di Polistena Tripodi che afferma: "L’onta del licenziamento prima, il calvario della disoccupazione e della mobilità in deroga poi, non
c’è pace, né dignità per 6800 lavoratori e lavoratrici chiamati a svolgere tirocini formativi presso i
comuni calabresi. Ancora una volta e tanto per cambiare, migliaia di persone in Calabria sono
senza un reddito."
Tripodi lamenta che da circa tre mesi - su sei totali previsti - i lavoratori non percepiscono l'assegno che dovrebbe essere erogato direttamente dall'Inps, a seguito di una convenzione firmata con Regione Calabria.
"Ci
domandiamo - continua il Sindaco di Polistena - se tale ulteriore convenzione tra Inps e Regione esista o, in caso contrario, come si
intenda procedere al pagamento dei lavoratori".
"E’ inaccettabile ed inumano pensare che tale situazione possa continuare. I lavoratori, specie quelli
con famiglie a carico, che stanno garantendo la sopravvivenza di molti comuni, gravati dalle
difficoltà quotidiane, da carenza di personale e cronici vuoti in organico, offrono un validissimo
supporto per la gestione di servizi ordinari altrimenti non assicurabili".
Il Comune di Polistena si è visto assegnati 25 tirocinanti che si occupano di vari servizi quali manutenzione di aree verdi e strade, supporto amministrativo e altri. Alcuni sono stati recentemente impiegati nei lavori di rifacimento dei marciapiedi di Viale Italia.
"L’assoluta inesistenza di un’indennità ai lavoratori nonostante i comuni stiano trasmettendo
mensilmente i report sulle attività e le ore svolte, è perciò un’ingiustizia, un’illegalità,
un’umiliazione che non può essere tollerata oltremodo".
Rivolgendosi poi al Presidente Mario Oliverio e all’Assessore regionale al Welfare Federica
Roccisano, Tripodi chiede che "debbano assumere coscienza di tale gravissima situazione, scrollarsi dall'appiattimento,
ripristinare le condizioni minime di legalità e di giustizia sociale, attraverso l’immediato
riconoscimento delle indennità di tirocinio arretrate a tutti i lavoratori ed alle lavoratrici impegnati
nei progetti".