
OSPEDALE USATO PER FINI POLITICI Ieri era stato proprio il gruppo consiliare Avanti Polistena a ribattere accusando l'on. Dieni la cui elezione sarebbe stato "un terno al lotto vinto per casualità e non per merito o radicamento territoriale". A queste parole, Federica Dieni replica sostenendo che il gruppo di maggioranza sta "buttando in caciara" la questione, in quanto "prima tentano di screditare il M5S, poi di dissimulare con ogni mezzo il loro squallido
tentativo di usare l’ospedale per fini politici".
LA VERSIONE DI DIENI Volendo fare chiarezza sulla sua adesione, poi ritirata, la deputata pentastellata ripercorre le tappe della vicenda: "Era stato diffuso un invito pubblico al quale avevo subito aderito, dal momento che nel
corso della mia attività parlamentare mi sono occupata ripetutamente della situazione
dell’ospedale di Polistena. Successivamente Tripodi, pochi giorni prima dell’evento, per
mezzo di una mail spiegava l’impossibilità di far parlare i rappresentanti delle istituzioni
come me".
COMIZIO MASCHERATO Il divieto non sarebbe però falso per i politici selezionati da Tripodi, secondo Dieni che parla di trasformazione della manifestazione in un "comizio elettorale, al quale hanno preso
inconsapevolmente parte anche i tanti cittadini convinti di trovarsi in piazza solo per
difendere il loro diritto alla salute, non per lanciare nuove e più importanti candidature (alla
Regione, al Parlamento?) del loro sindaco". Rivendica quindi la decisione di non ritirarsi da questa "vicenda molto squallida", nonostante da parte della deputata c'era "il desiderio di manifestare accanto alle persone che
chiedono più diritti e più servizi"
NO APOLITICA Una maggioranza che secondo l'on. Dieni si sarebbe tradita da sola, prima sostenendo il carattere apolitico della manifestazione in difesa della sanità pubblica, poi intimando il suo gruppo (M5S) ad organizzarne una "propria". "Ma come, - commenta Federica Dieni - non era una protesta di tutti? Non era un momento
di condivisione di una battaglia senza bandiere per difendere l’ospedale?"
PROPRIETÀ' SULLA PROTESTA "Siamo in
presenza di una forza politica che rivendica una sorta di diritto di proprietà sulla protesta, e
noi glielo lasciamo volentieri.
Il sindaco di Polistena non faccia però l’anima bella e non offenda ulteriormente
l’intelligenza dei cittadini, che sono stufi di vedere barattati i loro bisogni da politici pronti a
tutto pur di avere un nuovo avvenire politico, dopo i disastri del passato" conclude la deputata grillina.