"La notte scorsa, ignoti criminali hanno avvelenato le acque del laghetto di Santa Maria, lasciando i
tantissimi pesci boccheggiare.
È stato sversato del materiale di cui non è stato possibile accertare la provenienza, che ha
intorbidito l’acqua del laghetto sino a farla divenire nera ed invivibile per i pesci.
Gli esemplari, taluni da molti anni presenti nelle acque del laghetto, sono stati ridotti in fin di vita". A riferirlo in una nota il Sindaco Michele Tripodi.
A seguito della segnalazione di un cittadino, è intervenuto tempestivamente il personale comunale che ha tamponato la
situazione con l’immissione di nuova acqua ed una celere iniziale pulizia del laghetto.
"Si tratta di un vile atto di sabotaggio contro il patrimonio pubblico che vogliamo denunciare
pubblicamente, anche perché, nel corso della pulizia della vasca, sono stati rinvenute lenze ed
esche addirittura con ami conficcati nella bocca di qualche pesce.
Un “sport” infame e criminale quello della pesca in un luogo da tutelare e preservare come il
laghetto di Santa Maria, perché bene culturale di proprietà collettiva" scrive Tripodi.
"Una follia poi - continua la nota - il tentativo di
avvelenamento dei pesci che appartengono alla memoria ed alla storia della comunità di Polistena
e dei residenti del quartiere Immacolata.
Chiediamo alle Forze dell’ordine di indagare sull’accaduto e di vigilare affinché simili episodi,
balordi e scellerati, evitino di ripetersi in una città come Polistena che vanta su diversi fronti un
impegno civile collettivo. In tal senso facciamo appello a quei cittadini che spesso osservano senza
intervenire, ed a quelli che per mera utilità politica alternano al boicottaggio il richiamo (quando
però non serve) alla responsabilità, a segnalare alle preposte autorità qualunque episodio di
vandalismo o intolleranza compiuta contro beni comuni, ambiente e patrimonio pubblico".