Anticipo una tantum: i dipendenti che lo dovranno restituire

“Anticipo una Tantum”: ecco chi sono i dipendenti che dovranno restituire la cifra ed entro quando sarà necessario farlo.

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Euro (Polistenanews.it)

I dipendenti pubblici dovranno restituire l’anticipo una Tantum, con precisione saranno ben 150mila quelli a doverlo fare. Ma qual è la motivazione di questa circostanza? La causa della restituzione è legata all’aumento contrattuale.

In sintesi, la somma si riceverà prima che venga erogata la tredicesima, ma dovrà essere tornata prima delle festività natalizie. Oggi, faremo chiarezza sul punto e scopriremo come avverrà il tutto nel dettaglio.

Anticipo una Tantum, chi riguarda e chi dovrà restituirlo

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Anticipo una Tantum, come funziona la restituzione (Polistenanews.it)

Quasi con sicurezza sarà disponibile un cedolino nelle prossime settimane, ma chi rientra fra i soggetti che dovranno provvedere alla restituzione? Professori, poliziotti, medici e funzionari ministeriali, la loro busta paga vedrà importi che possono variare da 600 a 2mila euro, in base al livello di contratto che possiedono.

In tal senso, come riporta Il Giornale, la somma non è che un acconto delle quote mensili dell’indennità di vacanza contrattuale, ma questa è aumentata di 6,7 volte tenendo conto di quelle che sono le regole del decreto anticipi. In sintesi, un dipendente nel 2024 avrebbe dovuto ricevere 50 euro mensili, così come nella tredicesima per un totale di 650 euro. Ma attenzione, se il dipendente va in pensione, ad esempio, nel mese di febbraio, è tenuto a tornare la somma dal mese in cui è andato in pensione. Quest’ultimi potranno calcolare l’importo dell’assegno di pensione prima della fine dell’attività lavorativa,

I dubbi sulla misura

Altro cambiamento potrebbe essere il netto finale perché nel 2024 non si potrà più godere del bonus di 1,5 punti percentuali per gli statali perché già durante l’anno in corso non è stato rinnovato. Il minimo sarà di 23 euro e non supererà i 70 euro al mese, tutto indubbiamente dipende dai contratti. I redditi di cui si tiene conto sono quelli fino a 50mila euro e queste andranno a coprire le aliquote Irpef previste nella riforma fiscale.

Ad oggi, però, non sono chiari alcuni punti e questi riguardano i dipendenti di Comuni e Regioni, nello specifico bisognerà capire se verranno inclusi nella misura. Non finisce qui, perché un altro dilemma riguarda il versamento dello 0,5%, questo era in vigore prima del decreto anticipi e bisognerà capire se avverrà lo stesso il versamento seppur vi sia l’indennità di vacanza contrattuale. Circostanza che ancora non ha avuto una risposta certa.

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